Ho un figlio: sono pentita di non aver abortito!

Al di là del Buco

L’ho fatto, anche se non lo volevo, anche se per sincerità devo dire che la mia scelta è stata dettata dal timore di un rimpianto, giacché domani, forse, avrei potuto pentirmi e ripensarci. L’ho tenuto, anche se il mio desiderio era di abortire. Perché se, invece, vuoi abortire il mondo intero ti fa sentire in colpa, ti fa pensare che non potrai più vivere bene e che, per l’appunto, ti mancherà qualcosa. Ero confusa. Ero arrabbiata. Indifferente nei confronti di quel figlio che stava arrivando, senza curarmi del suo battito, dei suoi movimenti. Sapevo che era dentro di me e lo vedevo come un inquilino che aveva occupato uno spazio senza il mio permesso. Durante il parto ho sentito il dolore di una scelta subita. Ho dovuto contenermi quando avevo voglia di trattenerlo dentro, ché non riuscivo a rispondere perfettamente alla tizia che mi diceva “spingi… spingi”.

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